VIAREGGIO. “Quando si parla del Parco si iniziano a scaldare le macchine. I normali cittadini e quelli che hanno a cuore le sorti di un bene comune considerato bene monumentale, istituito con legge regionale che ne definisce i confini i cui vincoli derivano dalle direttive e da codice dei beni comuni e ambientali dello stato, si domandano perché non passa giorno in cui non venga lanciata una sfida all’Ente Parco da più parti con un’unica motivazione, quella del turismo e del lavoro.” A scriverlo è Isaliana Lazzerini, consigliere comunale della Federazione della Sinistra e presidente della Commissione ambiente della Provincia di Lucca.

“Questa è una visione miope che guarda solo a fare cassetta giorno per giorno senza che questo porti ad aumentare il trend dell’occupazione, almeno quella registrata o assicurata. Non c’è niente di più ottuso pensare che la città di Viareggio per aumentare il lavoro e invogliare i turisti a venire nella nostra zona debba auspicare ad una diversa e nuova riperimentazione dei confini del parco togliendo quella striscia di asfalto sulla quale si affacciano i locali delle due marine quella di Torre del lago e quella del Vialone.

“L’attuale sviluppo delle due marine non esiste nonostante il parco, ma grazie al parco che lo ha consentito con il 1° Piano di gestione della Tenuta Borbone e Macchia Lucchese del 1996, oggi rinnovato con il 2° Piano del 2008.Tale sviluppo sostenibile ha permesso attività economiche e posti di lavoro.

“Non è più tollerabile che si continui a contrapporre l’esigenza sacrosanta del lavoro con l’altrettanta e sacrosanta volontà di mantenere in essere le normative regionali sul mantenimento dell’Ente Parco.

“Le attività che insistono nella disponibilità del Parco sapevano fin dall’inizio a quali regole dovevano sottoporsi, anzi sono state concesse deroghe non di poco conto ed oggi sentire ancora dal presidente dell’Ente Parco, l’attuale, che l’iniziativa del comandante delle guardie del Parco deriva da una richiesta della Procura, come volersi dissociare dal comportamento di Paolo Benedetti, la dice lunga.

parco“Si parla addirittura di ‘eccesso di zelo’ da parte del comandante nei confronti del Procuratore, che si è permesso di comunicare al sindaco di Viareggio, non mettendo certo in discussione l’obbligo della riservatezza della propria polizia nel lavoro di indagine svolto su delega della Procura, a revocare le concessioni, come per altro richiesto dalla procura medesima in esecuzione di indagini emessa il 26 settembre 2013.

“L’orientamento dell’ente nei confronti dei locali che insistono sulla marina di Torre del Lago è esattamente l’opposto, continua il presidente dell’Ente Parco, sempre l’attuale, che sta cercando di definire unitamente alle altre istituzioni coinvolte un diverso orientamento normativo con l’accordo del comune per la modifica delle norme del piano di gestione della Tenuta Borbone, ivi compreso l’assenso ai locali di svolgere pubblico spettacolo. L’attuale amministrazione non deve dare ascolto a queste sirene perchè non si può contrapporre ‘il rischio della chiusura di sei aziende’ con dire liquidatorio, affermando pure che ‘il Parco, sulla Marina di Torre del Lago non ha quelle caratteristiche proprie del Parco Naturale’.

“Invece di pensare a migliorare le condizioni in cui versa il Parco, investendoci risorse, capacità e sensibilità si auspica il suo eventuale degrado per ‘ritornare’ a quei momenti in cui ‘gli stessi locali hanno fatto diventare Torre del Lago un luogo di feste meravigliose delle quali si parlava in Italia e all’estero, un sito per eccellenza delle vacanze dei giovani’. Il Parco è un bene da coltivare e proteggere con tutte le nostre energie, non da svendere. Questo è quello che veniva affermato durante gli incontri tematici prima delle elezioni, coordinati, quello dell’ambiente, da un componente di Sel, che bisogna ringraziare per la sua professionalità e convinzione.

MARINA DI TORRE DEL LAGO“Anche la Regione interviene: ‘con riferimento alle recenti dichiarazioni sollevate da alcuni imprenditori locali relative all’ipotesi di riperimetrare il parco regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli escludendo la marina di Torre del lago dall’area protetta si afferma che tale richiesta sarebbe solo una scorciatoia avventuristica che non solo non contribuirebbe minimamente ad analizzare il problema ma sarebbe un elemento turbativo fine a se stesso privo di qualsiasi prospettiva’.

“Invece di sfruttare questo patrimonio ambientale per la capacità di attrattiva di flussi turistici nuovi, di quanti basano la loro scelta proprio sulle qualità ambientali, si pensa addirittura di stravolgere la natura stessa del parco considerando che ‘tra il reato di alzare il volume dello stereo e la pena di perdere la concessione non c’è equilibrio’. Anche i bambini capirebbero che ci si avvicina molto alla banalizzazione del problema.

“Il 12 agosto la Goletta Verde ha presentato nell’ambito di una conferenza stampa il decalogo per rilanciare il settore del turismo in Toscana: dieci regole d’oro per preservare la natura, creare occupazione e far ripartire l’economia. Battere la crisi puntando sul turismo di qualità e sulla tutela dell’ambiente e delle sue bellezze.

“Il trend in crescita degli ultimi anni è una dimostrazione di come il turismo sia una enorme risorsa a portata di mano, tuttavia è necessaria una visione che abbia contemporaneamente la conservazione e lo sviluppo come elementi portanti: è questo che condividiamo pienamente, è questo che da sempre abbiamo dichiarato ed affermato in tutte le sedi politiche e istituzionali.

“Ce ne dispiace che forze politiche che hanno portato in campagna elettorale il ‘vessillo dell’ambiente’ come unici titolari, magari cercando i voti nell’ambito delle associazioni ambientaliste, tornino su posizioni vecchie e solo di basso spessore, per non dire di cassetta.”

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